Lipsia (Leipzig)
Toponimo di città tedesca della Sassonia.
Lipsia, Leipzig in tedesco, si trova in Sassonia, regione orientale della Germania che ha come capitale Dresda e che confina con la Polonia, ad est, la Repubblica Ceca, a sud, e i Länder tedeschi del Brandeburgo, a nord, Sassonia bassa, a nord-ovest, Turingia, a ovest, e Baviera, a sud-ovest. Nell’arco dei secoli Lipsia ha rivestito un ruolo importante per l’economia della Germania orientale e proprio per il suo fervore e la sua vivacità, non solo di carattere economico ma anche culturale, è detta la ‘piccola Parigi’ tedesca.
Le sue radici storiche affondano nell’origine slava da cui deriverebbe il nome, sviluppatosi a partire dalla locuzione urbs Libzi, dallo slavo lipa "tiglio" .
Già poco dopo la sua fondazione la città era conosciuta come principale centro commerciale e finanziario in virtù della sua intensa attività fieristica e, in epoca romana, grazie alla posizione strategica all’intersezione tra la via regia (che collegava le odierne Santiago de Compostela a Mosca) e la via imperii (che collegava Stettino, in Polonia, a Roma), le due principali strade del Sacro Romano Impero.
Nel Medioevo vennero fondate a Lipsia sia una delle più antiche scuole tedesche, la Thomasschule, nel 1212, che l’Università nel 1409, di cui Goethe sarà assiduo frequentatore; mentre nel 1764 il suo territorio fu riconosciuto come il primo centro del commercio librario tedesco dando forte impulso allo sviluppo dell’editoria. Dopo la Prima guerra mondiale fu sede del tribunale costituzionale della Repubblica di Weimar e ad oggi Lipsia è sede della Corte amministrativa federale, la corte suprema tedesca nell’ambito della giustizia.
Lipsia è sede della Gewandhaus-Orchester, una delle più importanti orchestre tedesche, ed ospita festival dedicati ad importanti compositori europei: in onore di Felix Mendelssohn-Bartoldy, che visse nella città tedesca dal 1835 al 1841 e dal 1845 al 1847, si tiene il Mendelssohn-Festtage e, in onore di Richard Wagner, che nel 1813 qui nacque, si organizza il Wagner-Fesstage.
Nel 1835 Mendelssohn fu nominato direttore dell’orchestra del Gewandhaus, e nel 1843, in linea con le sue idee ancorate alla tradizione accademica, fondò, proprio a Lipsia, il Conservatorio oggi diventato sede dell’Università della musica e del teatro. Dopo mesi di tormento, successivi alla morte della sua amata sorella Fanny, nel 1847 Mendelssohn muore nella sua dimora ubicata al numero 12 di Goldschmidtstrasse.
Qualche anno prima, precisamente nel 1828, Robert Schumann si trasferì a Lipsia per studiare diritto, assecondando il desiderio di sua madre ormai rimasta vedova, dove però continuò a coltivare il suo amore per la musica studiando con Friedrich Wieck, maestro noto nonché padre della sua futura moglie Clara. Qui Schumann insegnò per un anno nel Conservatorio su invito di Mendelssohn ma presto si spostò altrove per intraprendere la sua carriera di compositore.
Il 1828 è anche l’anno del ritorno di Richard Wagner a Lipsia, la città natale che aveva abbandonato, insieme alla sua famiglia, dopo la morte del padre per trasferirsi momentaneamente a Dresda. A Lipsia Wagner compose, a 17 anni, la sua prima opera, l’Ouverture in si bemolle maggiore, che fu eseguita per la prima volta al Comödienhaus. Ma il celebre operista tedesco non resterà a lungo a Lipsia e in Germania: sarà un assiduo viaggiatore non per scelta ma per la necessità di sfuggire ai suoi numerosi creditori. Oltre a Mendelssohn, Schumann e Wagner, che ebbero un legame più intenso e duraturo con la città di Lipsia, conosciamo le attività concertistiche a Lipsia di Johannes Brahms, frequentatore assiduo degli Schumann, e quelle di Gustav Mahler come direttore e compositore.
Ma tra chi soggiornò più a lungo a Lipsia fu certamente Johann Sebastian Bach che per ben 27 anni della sua vita, dal 1723 al 1750 (l’anno della sua morte), visse qui lavorando come Thomascantor et Director Musices. Nel centro della città si trova il monumento a lui dedicato, fatto erigere da Mendelssohn, ed è visitabile anche la Bach-Haus, l’abitazione del maestro che oggi, oltre ad essere museo, è archivio e importante centro di ricerca della sua musica.
A Lipsia, gli incarichi del maestro di Eisenach erano due: doveva provvedere all’insegnamento della disciplina del canto agli studenti della Thomasschule (che formavano uno dei cori più antichi, fondato nel 1212 e tutt’oggi attivo nell’esecuzione di mottetti sotto la direzione di Georg Christoph Biller, il 36esimo Thomascantor in ordine di successione e il 16esimo dopo Bach) e doveva produrre musica con cadenza settimanale per le due principali chiese della città, dedicate rispettivamente a S. Tommaso e S. Nicola.
Bach scriveva una cantata a settimana e oratori per le principali festività dell’anno liturgico: per le cantate attingeva agli scritti biblici e utilizzava le melodie degli inni luterani, dai quali queste composizioni prendevano il nome; anche gli oratori hanno la Bibbia come principale riferimento testuale e tra quelli di questi anni contiamo grandi capolavori come il Magnificat, proposto per la prima volta nel Natale 1723 e per la seconda dieci anni dopo, e la Passione Secondo Matteo, composta per il Venerdì Santo del 1727.
Oltre a produrre musica sacra, nella sua permanenza a Lipsia Bach scrisse musica profana: dal 1729 al 1741 assunse la direzione del Collegium Musicum, una società musicale fondata da Georg Philipp Telemann nel 1703, che proponeva concerti settimanali con alcuni dei migliori musicisti attivi in città. Proprio per questa formazione Bach compose buona parte dei concerti per strumenti solisti e orchestra, oltre alle celeberrime Cantate dei contadini e del Caffè. Negli stessi anni, Bach pubblicò il primo volume dei Clavier-Übung (1731), già progettato nel suo soggiorno a Köthen, e i tre volumi successivi, l’ultimo dei quali contiene le celebri Variazioni Goldberg. Risalgono, infine, agli ultimi anni della vita di Bach a Lipsia, l’Offerta musicale e L’Arte della fuga, quest’ultima pubblicata postuma.
Per rendere omaggio alla figura del musicista che di più ha offerto a questa città, ogni anno dal 1999 si tiene il Bachfest (la prima edizione si tenne nel 1908 ma con cadenza irregolare): un intero festival dedicato a J. S. Bach che ha ogni anno un tema diverso e prevede circa 100 singoli eventi tra cui il concerto inaugurale realizzato dal Thomaskantor.
SITOGRAFIA
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DANIEL R. MELAMED, MICHAESL MARISSEN, An Introduction to Bach Studies, Oxford University Press, New York, 1998, pp. 42-46.