Sedici piedi
L’espressione indica originariamente l’altezza (16 piedi = 4,88 metri ca.) della canna più grave (un DO) di un registro d’organo che suona un’ottava più bassa della nota effettivamente pigiata. I primi registri di sedici piedi appaiono già a cavallo fra XV e XVI secolo in varie tipologie di organi (ne abbiamo testimonianza, ad esempio, da Arnolt Schlick) alternativamente a registri di dodici e ventiquattro piedi (se la nota più grave era un fa anziché un do, come nel caso dell'organo di Lorenzo da Prato a San Petronio in Bologna, 1471-1475 ca). In principio l'utilità di questi registri era probabilmente legata alla possibilità di estendere nel grave la gamma di suoni eseguibili dallo strumento senza dover necessariamente ampliare la tastiera o la pedaliera; lo stesso ragionamento sembrerebbe valere anche per i registri più acuti (fino alle canne di un piede).
Parallelamente allo sviluppo del contrappunto verso una scrittura più “verticale” fra XVI e XVII secolo (frottola, madrigale e corale luterano fino all'avvento della “seconda prattica”), i registri di sedici piedi dell'organo vengono usati sempre più spesso unitamente ai registri di otto piedi per rafforzare la linea fondamentale del basso.
Tale pratica inizia ad essere applicata anche ai consort strumentali: già nei primi decenni del Seicento cominciano infatti ad apparire fra gli archi degli strumenti a corda di sedici piedi: il contrabasso e/o il violone.
L'organo tedesco del XVII secolo si arricchisce di registri ad ancia di sedici piedi al Pedale (Posaune, Bombarde, Dulzian) e finanche di ventiquattro (Sankt-Jacobi-Kirche, Amburgo) e di trentadue (Marienkirche, Lubecca).
All'epoca di Bach, dunque, tanto il repertorio organistico quanto quello orchestrale prevedeva il raddoppio della parte di basso con un registro (o uno strumento) di sedici piedi, specialmente nelle sezioni corali e nei 'tutti' strumentali.
In epoche successive, sia l'organo che l'orchestra amplieranno il loro spettro di note gravi: alcuni organi odierni sono dotati di canne di sessantaquattro piedi, mentre diverse famiglie orchestrali hanno guadagnato il range del sedici piedi (ad esempio, il Controfagotto nei Legni o la Tuba negli Ottoni).